mercoledì 5 febbraio 2014

Il Giardino di Zoe: un progetto per donne disagiate

Tra i progetti finanziati dal bando regionale Puglia Capitale Sociale, vi è "IL GIARDINO DI ZOE: percorso di solidarietà in un contesto agri-sociale con donne vittime di violenza e donne in condizioni di disagio e povertà".

Capofila del progetto l'associazione "Il Pane e le Rose Onlus" di Corsano, in partnership con l'associazione "Spazio Donna" di Presicce, il "Gruppo volontariato vincenziano provinciale" di Specchia, la cooperativa sociale "Terrarossa" di Tricase, la "Galatea Srl" di Alessano, il Comune e il centro anti violenza "Punto Rosa" di Specchia.

Il target del progetto: donne che subiscono violenze, donne che vivono una malattia fisico o mentale, donne con famiglie problematiche, donne escluse dal mercato del lavoro, donne anziane, donne immigrate, donne sole con figli, donne che vivono sentimenti negativi di frustrazione, noia e depressione.

Il percorso di solidarietà, che si svilupperà all'interno dei confini dell'Ambito Sociale Territoriale di Gagliano del Capo, vedrà l'operatività di un gruppo di lavoro interno formato da un'assistente sociale, da una psicologa, da una naturopata, da educatrici e volontari, in collaborazione con i servizi sociali territoriali e con il Centro Servizi Volontariato Salento.

IL GIARDINO DI ZOE vuole essere, dunque, un percorso condiviso e partecipato tra associazioni, enti pubblici e privati, messi in rete per occuparsi dei diritti di questi esseri "speciali" che vivono situazioni di grave disagio. Un percorso dove la strategia generale è quella di intervenire non solo sullo specifico disagio, bensì sul contesto dove esso è presente o si potrebbe manifestare, agendo sulla comunità intera.

Il progetto parte da questa intuizione: ZOE è vita e la donna trova in sè le risposte perché queste sono fornite dalla vita stessa, dell'esempio di altre donne e dal rispetto che il mondo maschile ha per lei. E come avveniva nel passato, la donna potrebbe trovare benefici nel misurarsi con i ritmi della terra, all'aria aperta, a contatto con la natura, giovando dei poteri curativi di piante ed erbe e della ciclicità della vita stessa. Dunque, il ritorno alla terra come l'unica alternativa di pensare concretamente al prendersi cura di sè e dove il "coltivare salute" possa essere una reale ipotesi di welfare attento ai bisogni di genere femminile.

Nel concreto, il progetto si esplica in 4 filoni:
1- Formazione dei volontari ed operatori coinvolti nel progetto.
2 - Attività di socializzazione in un contesto agri-sociale: in questo filone, cuore del progetto, saranno coinvolte 20 donne con vario tipo di disagio in attività di campagna, nella masseria Galatea ad Alessano, in attività di laboratorio aperte alle scolaresche e ai turisti etc, dove l'agricoltura promuove azioni terapeutiche di prevenzione, di inclusione sociale e di ricreazione.
3- Attività di empowerment femminile: questo filone favorirà lo sviluppo del potenziale e del protagonismo delle donne coinvolte, attraverso attività individuali di floriterapia, crescita interiore e rilassamento; lavoro di gruppo (gruppo di auto mutuo aiuto); un corso di autostima.
4- Attività di animazione sul territorio: questo filone è teso a promuovere l'adesione e la partecipazione dei cittadini e delle associazioni del territorio all'iniziativa, attraverso la creazione di un G.A.S., di un concorso letterario femminile, di una mostra mercato dell'artigianato femminile, etc...

L'avvio del progetto è previsto entro la prima metà del 2014, a seguito della convenzione con la Regione Puglia. Nel frattempo, per le associazioni, enti, aziende e cittadini che vogliono aderire alla rete, partecipare alla realizzazione del progetto o ricevere informazioni sull'iniziativa, contattare Angelita Giotta, assistente sociale e responsabile del progetto, al 3287482252 o all'e.mail all'indirizzo giardinodizoe@gmail.com